Ieri, giovedì 25 Febbraio 2016, è stata approvata dal Parlamento Europeo una risoluzione non vincolante sull’istituzione di un meccanismo di condivisione a liello UE dei dati sulla registrazione di cani e gatti, al fine di combattere il commercio illegale degli animali da compagnia.
Questo provvedimento è di fondamentale importanza nella lotta al traffico illegale di cuccioli, che si stima essere il terzo commercio illegale più redditizio al mondo, dopo armi e droga. Questi animali sono spesso vittime di maltrattamento, vengono allevati in cattive condizioni, non correttamente socializzati ed esposti a rischio di malattie anche mortali, andando a costituire anche un grave rischio per la salute pubblica.
La risoluzione evidenzia che, sebbene la maggioranza degli Stati membri abbia già un certo livello di requisiti per la registrazione e/o l’identificazione degli animali, la maggior parte di questi database non sono ancora compatibili e c’è una tracciabilità limitata quando gli animali vengono spostati in tutta l’Ue.
L’obbligo di disporre di un sistema compatibile per la registrazione di cani e gatti e considerare la creazione di banche dati anche per gli altri animali domestici, potrebbe essere dunque un metodo efficace per ridurre le possibilità di falsificazione dei documenti e aiutare a contrastare il commercio illegale, la tracciabilità dei focolai di malattia e la lotta al maltrattamento degli animali.