Non è inusuale assistere alla presenza del cane in contesti ambientali a lui poco consoni. In molti casi si trova spesso impossibilitato a sottrarsi a queste situazioni. In questi casi il cane si guarderà attorno con l’intento di capire meglio ciò che sta accadendo attorno a lui e può arrivare al punto in cui tutto diventa difficile da capire e da affrontare. In questo momento si dedicherà ad una parte del suo corpo: una delle zampe del posteriore verrà portata sul costato e le unghie inizieranno a grattare la cute. Ciò verrà compiuto per un periodo di tempo variabile. Questi aspetti hanno differenti significati: il grattarsi può avere funzione di “sostituzione”, mentre il rimanere immobile serve a verificare se qualcosa attorno a lui sia cambiato. In questi casi l’azione del grattarsi può avere significato di “attività di dislocazione” compiuta come risposta alla frustrazione derivante dall’impossibilità a eseguire un comportamento diverso.
Del resto anche noi lo facciamo continuamente quando vogliamo concentrarci, di fronte ad un problema da risolvere o per comprendere meglio una situazione imprevista.