Il termine sleddog deriva dalle parole sled= slitta e dog=cane e si riferisce appunto all’attività in cui una muta di cani traina una slitta sotto la guida di un conduttore detto musher.

Oggi lo sleddog è un’attività prevalentemente sportiva ma nasce da secoli di storia in cui veniva utilizzato come unico mezzo di locomozione nei villaggi artici da popoli quali Eschimesi e Indiani Atabàska, e che venne sfruttato anche da pionieri e cercatori d’oro all’epoca del Gold Rush nel Nord America.
L’ultimo decennio del diciannovesimo secolo fu infatti un’ epoca in cui migliaia di uomini si mettevano in viaggio alla ricerca di fortuna e dove spesso trovavano solo la morte a causa di freddo, fame e malattie. A quel tempo i cani erano di fondamentale importanza per la sopravvivenza degli avventurieri che iniziarono anche a fare le prime scommesse sulla supremazia dell’uno o dell’altro esemplare fino a che, nel 1908, venne disputata la prima corsa a Nome di 408 miglia, la “All Alaska Sweepstakes”, rendendo lo sleddog una disciplina vera e propria.
Ogni anno in Alaska viene disputata una storica gara, chiamata Iditarod, della lunghezza di 1049 miglia, che ricorda l’impresa di un gruppo di corrieri su slitte che nel 1925 riuscì a portare in tempo a Nome il vaccino contro la difterite. La prima Iditarod venne organizzata da Joe Redington nel 1973 ed è ancora oggi una delle gare più importanti al mondo.
Oggi lo sleddog è una disciplina sportiva molto praticata in Alaska e Canada che sta vedendo una buona diffusione anche in Europa anche se in Italia è ancora poco conosciuta.