La maggior parte delle ricerche recenti sul rapporto tra uomo e cane si sono focalizzate sul legame affettivo che lega l’uomo al cane e sul ruolo che questo animale svolge per il benessere psicofisico della persona. In minor misura è stata invece indagata la relazione nella sua globalità e considerato il tipo di legame che il cane instaura con l’uomo.
Tra le diverse tipologie di relazioni sociali che gli individui formano con i membri del proprio gruppo, hanno particolare importanza per l’individuo quelle che si instaurano con le figure verso le quali esiste un legame di tipo affettivo o, più specificamente, un legame di attaccamento. Nella prospettiva etologica l’attaccamento è stato definito come un particolare tipo di legame affettivo, durevole nel tempo, che una persona o un animale forma fra sé ed un altro specifico individuo nel corso della vita.
La prima forma di affettività che un cane mostra alla nascita è l’attaccamento nei confronti della madre. Studi recenti mostrano come tale forma di affettività venga rivolta anche nei confronti del partner umano.
Tra i comportamenti indicativi di tale fenomeno vi è quello della ricerca di prossimità, in cui l’animale cerca la figura di attaccamento come un mezzo per far fronte allo stress, costituendo quello che è noto come effetto rifugio. Infine è stata dimostrata la presenza del cosiddetto effetto base-sicura, in cui la presenza di una figura di attaccamento, che infonde senso di sicurezza e conforto, consente al cane di indagare ed esplorare più liberamente in situazioni per lui nuove.
È importante sottolineare che tale legame è tuttavia influenzato da diversi fattori genetici e ambientali, come una corretta socializzazione durante le prime 5-12 settimane di vita.