Il Chow Chow è una delle razze più antiche conosciute ed ha una caratteristica veramente unica: la lingua blu. Non se ne conoscono bene le cause, probabilmente risalenti alle primordiali origini. Le origini lontane nel tempo della razza del Chow Chow giustificano infatti le magiche leggende che si sono sviluppate circa la sua lingua blu.
Si racconta ad esempio di un monaco gravemente malato che non era più in grado di raccogliere la legna per il fuoco necessario a scaldarsi in un gelido inverno. A porre rimedio, i suoi cani fedeli: recatisi nel bosco raccolsero con la bocca dei ciocchi di legno carbonizzati da un incendio. Da quel momento la loro lingua rimase color blu-viola in memoria di tanta accortezza. Un’altra leggenda racconta invece che quando Budda dipinse il cielo di blu, si avvalse della compagnia di un Chow Chow. Questo si premunì di pulire con la lingua tutte le gocce di cielo cadute a terra, da qui il colore rimase per sempre. I Chow Chow nascono comunque con la lingua rosa, come tutti gli altri cani. La pigmentazione comincia a cambiare comunque da subito, tanto è che a due mesi è solitamente già tutta bluastra. Anche le gengive e le labbra hanno un colore scuro, tendente al nero.
Un’ulteriore curiosità: oltre questi cani, solo alcune tipologie di orsi hanno la lingua blu e la struttura fisica di questo cane non si può dire che non abbia qualcosa in comune con tale animale. Non solo. Alcuni paleontologi hanno ipotizzato come questa razza potrebbe discendere (attraverso una casuale evoluzione) dal lemicyon, un animale a metà strada tra il cynoelesmus (l’antenato dei cani) ed ildaphoneus (l’avo indiscusso degli orsi.
In realtà anche alcuni Shar Pei cinesi hanno la lingua blu-nera, ma non come caratteristica di razza, bensì solo di alcuni esemplari.