Cani, gatti in ufficio sì, oppure no? Da qualche tempo la questione torna sempre più spesso a porsi tra dubbi, incertezze e curiosità. Le parti coinvolte infatti hanno opinioni contrastanti e se da una parte si schierano coloro che vedono l’animale domestico come risorsa per aumentare la produttività, altri invece non condividono la necessità di sovraffollare il luogo di lavoro con gli amici a quattro zampe.
In passato abbiamo già scritto di come le ricerche più aggiornate dimostrino che avere accanto il proprio animale domestico durante la giornata apporti benefici al lavoratore, sia a livello fisico sia mentale ma non va dimenticato che anche per l’animale una giornata in compagnia del proprio proprietario sia un vero toccasana. Il cane in particolare è un animale sociale, che necessita di compagnia, per cui un periodo di lontananza prolungato come possono essere le otto ore lavorative, da rivivere giorno dopo giorno, potrebbe risultare dannoso.
Quella di portare il proprio animale domestico in ufficio è un’abitudine piuttosto diffusa in Giappone e negli Stati Uniti (dove le aziende che permettono l’accesso ai cani sono circa il 17% della totalità, concentrate soprattutto tra le grandi multinazionali) ma in Italia ci sono ancora delle reticenze dovute non solo ai dubbi rigurdanti i riscontri positivi quanto piuttosto in merito all’effettiva possibilità di realizzare luoghi adatti agli animali e aree apposite, senza dimenticare le allergie di cui i colleghi potrebbe soffrire.
Attualmente quindi è impossibile determinare come si evolverà la situazione e capire da che parte pende l’ago della bilancia. Seppur si presenti come occasione di confronto e di dibattito, la possibilità di portare il proprio animale domestico non viene ancora valutata in modo concreto e per ora sembra remota…noi intanto continueremo a tenervi aggiornati!