Ogni specie di canide e ciascuna sottospecie di lupo è caratterizzata da un proprio tipo di ululato, un proprio “dialetto” che si distingue per frequenza, intonazione e modulazione caratteristiche.
Questo è quanto emerso da uno studio dell’Università di Cambridge in cui sono stati analizzati più
di 2000 diversi ululati di canidi che sono stati raggruppati in 21 diverse tipologie. È stato rilevato che la frequenza con cui ciascuna tipologia di ululato viene utilizzata dipende sia dalla specie di canide come anche dalla sottospecie di lupo. Ad esempio il lupo grigio avrebbe un repertorio cupo e profondo mentre quello del lupo rosso sarebbe più acuto e melodico.
Le applicazioni che questo studio potrebbe avere sono varie e di grande interesse. Innanzitutto potrebbe essere uno strumento utile per la conservazione e salvaguardia di questi animali andando per esempio a sviluppare strumenti in grado di riprodurre l’ululato nei comportamenti di marcaggio territoriale, tenendo lontani i lupi da allevamenti e bestiame.
Inoltre lo studio delle diverse tipologie di comunicazione potrebbe aiutare a comprendere le prime fasi dell’evoluzione del linguaggio umano in quanto, seppur lupo e uomo siano tassonomicamente distanti, la loro organizzazione sociale e il loro comportamento cooperativo risultano essere molto simili.