Lombardia, Emlia Romagna, Veneto, Liguria, Piemonte, Toscana e Lazio sono le regioni impegnate nell’invio di unità cinofile addestrate alla ricerca dei dispersi sotto le macerie. Sono tantissimi, su tutto il territorio nazionale, i gruppi di volontari che durante tutto l’anno dedicano il proprio tempo all’addestramento di queste preziosissime unità cinofile da ricerca.
Subito dopo il crollo del ponte Morandi sull’A10 sono arrivati sul posto i soccorritori, vigili del fuoco e le unità cinofile, molte delle quali avevano già operato in territori colpiti dal sisma anni fa. Tra di loro troviamo Sabino De Francesco, vigile del fuoco del distaccamento di Spilimbergo (Pordenone) che sono la sua Malinois Greta trovarono la piccola Greta viva, rimasta sepolta dalle macerie della sua casa, a Pescara del Tronto dopo il terremoto. Da Mestre sono giunti a Genova anche il border collie Jeffrey e il suo conduttore. Ma non solo da Belluno sono arrivati anche il cane Jacob, un Nova Scotia e il proprio conduttore. Da Padova il cane Lapo, un Labrador di tre anni con il proprio conduttore. Dalla Valchiavenna è partita l’unità cinofila volontaria dei vigili del fuoco del distaccamento di Mese (Sondrio), Alice Triulzi, con Artù, un pastore australiano.
L’intervento delle unità cinofile in questi momenti di crisi è fondamentale, tanto da essere necessario un veloce ricambio nel rispetto del lavoro del cane. Per questo motivo sono tantissime, oltre a quelle citate, le unità attive presenti sul luogo del crollo.
La Federazione Italiana Sport Cinofili fa il suo più vivo ringraziamento a tutti i gruppi cinofili di ricerca e agli istruttori che operano con passione durante tutto l’anno nelle attività di addestramento e formazione. Grazie perché in questi momenti, silenziosamente, date il vostro preziosissimo contributo mettendo a repentaglio la vostra vita per salvare quella degli altri.
Fonte www.lastampa.it
Immagine www.ansa.it