La razza del boxer, appartenente alla famiglia dei molossoidi, nacque in Germania attorno al 1870 quando alcuni cinofili di Monaco incrociarono i “Bullenbeisser” con i “Bulldog inglesi”. I risultati di questi incroci vennero battezzati “Boxer”, a causa della forza e della agilità dei nuovi cani.
Il boxer è un cane di taglia media a pelo raso e lucido (fulvo, tigrato o bianco, ma per quest’ultimo in Italia l’Enci rilascia il pedigree solo dal 2005), dalla struttura corta e quadrata e dalla muscolatura asciutta. Dal 2001 lo standard prevede l’integrità di coda e orecchie, al contrario di come tradizionalmente avveniva. I maschi misurano dai 57 ai 63 cm al garrese e pesano circa 30 kg, mentre le femmine misurano dai 53 ai 59 cm al garrese e pesano 25 kg circa.
Essendo una razza sottoposta a prova di lavoro, è molto intelligente e facilmente addestrabile. Leale, socievole e dolce, il boxer è un ottimo cane da compagnia, gran giocherellone, amante dei bambini, ma allo stesso tempo coraggioso difensore, infatti viene anche usato come cane da difesa e ausiliario di polizia. É altresì un cane da ricerca su superficie o macerie per la Croce Rossa Italiana e guida per non vedenti. E’ possibile tenerlo anche in appartamento, data la sua mole non troppo grande ed il suo pelo pulito. Ama moltissimo passeggiare insieme al padrone col quale ha un fortissimo bisogno di contatto. Il boxer è classificato tra i cani da utilità, ma si può considerare anche a tutti gli effetti un eccellente cane da compagnia.
Purtroppo, come quasi la totalità molossoidi non è una razza longeva: le patologie gravi che lo colpilscono più frequentemente sono di natura cardio-respiratoria, oltre alle insufficienze renale ed ai tumori. Inoltre, è una delle razze colpite da mielopatia degenerativa.