“Amare il proprio cane significa sapere ciò che è fisiologico e ciò che si allontana da una condizione di normalità”
È fondamentale saper distinguere tra un comportamento normale e uno patologico. In un soggetto, che non presenta comportamenti anomali, la difficoltà si riscontra nel tipo di gestione e quindi può essere affrontato da un educatore preparato attraverso l’impostazione di una corretta formazione, sia del cane che del proprietario. È necessario che quest’ultimo riesca ad identificare i segnali di comunicazione del cane, per stabilire una trasmissione reciproca di informazioni efficace e priva di fraintendimenti. Nel caso di soggetti che mostrano comportamenti patologici dovrà agire un rieducatore.
In questi casi bisogna impostare una terapia che includa un piano di modificazione comportamentale in relazione alla diagnosi del problema. I problemi lamentati dal proprietario, a volte, sono reputati inaccettabili perché inadeguati al contesto sociale umano. Per discriminare un comportamento sociale da uno patologico è importante valutare diverse componenti tra cui il linguaggio posturale, la sequenza comportamentale, il contesto in cui si manifesta il comportamento, l’intensità del comportamento e la frequenza del comportamento. È molto importante saper leggere e interpretare adeguatamente il suo stato emotivo.