Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok: l’area esentasse sarà ridotta a un tetto di 5mila euro, ma fino a 15mila euro solo versamenti contributivi e sgravi del 50 per cento fino al 2027.
Soddisfatta la Vezzali: “Cambiamento epocale per il mondo dello sport, adesso daremo dignità a migliaia di operatori che non avevano alcuna forma di tutela giuridica”.
Il cuore della “correzione” è la divisione per fasce di compensi. In pratica, per gli importi fino a 5.000 euro non si applicano né ritenute previdenziali nè fiscali; per importi tra 5.001 e 15.000 euro non si applicano ritenute fiscali ma si applicano ritenute previdenziali; per importi superiori a 15.001 si applicano sia ritenute fiscali sia previdenziali. Fino al 31 dicembre 2027, proprio per favorire l’introduzione soft, sull’imponibile ci sarà uno sgravio del 50 per cento della contribuzione previdenziale.